E' una giornata, una mattinata strana. Di quelle mattine con il tempo che scorre all'indietro e respiri a circuito interno.Circonvessa, raggomitolata, ripiegata dentro l'involucro dei pensieri, seduta sul bordo dell'anima.
Eh, serve anche questo, mi dicono. L'osservazione, la riflessione servono. Non sempre scattare in aria come elastici impazziti,ma allentare per rimodellarsi interiormente. Ci sono persone che vivono così, guardandosi dentro in ogni momento, calibrando azioni e pensieri, molto accorte a non sbagliare, come se la vita fosse un concorso a premi. Non lo è invece. La vita è quel che è, una scuola, senza infamia nè lode.
Vivere senza sperare nella caramella, nel contentino finale, nel paradiso.
Vivere per il solo fatto di esserci, tutti insieme.
Vivere perchè ci piace così, tra sangue e nuvole, a curarci le ferite, una volta a me e una volta a te.
Senza trofei, senza poltrone, senza corone.
Solo panni stesi nel cuore ad asciugare
e linea d'orizzonte da inseguire.
Senza mai arrivare......
Si questa mattinata è davvero strana e mi invade la tristezza.....
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