mercoledì 27 giugno 2012

MIT

Secondo l'MIT il mondo, a fine '800, sarebbe stato sommerso dalla merda di cavallo. E non era una metafora, altrimenti potremmo stare qui a discutere per giorni della giustezza della previsione: intendevano proprio merda-di-cavallo dato lo sviluppo che gli spostamenti su quattro zampe avevano avuto all'epoca. Vabbè, non è granchè, ma non mi viene nulla di meglio per convalidar la tesi che alle volte confidar nell'esperienza fa dire stronzate. Io, ad esempio, so questa cosa dell'MIT e potevo risparmiartela.

venerdì 22 giugno 2012

Come fai?

A guardar le foto più recenti di facebook si direbbe che il mondo sia pieno di strafighe. Che vanno in giro nude, per altro. O stanno sedute nude. O sdraiate nude. O son lilì per esserlo, con brandelli di vestiti che cadono da tette perfette e culi sublimi e gambe meravigliose. Ed io, che mi chiedevo - che avrei voluto chiederti - Come fai a dormire senza me? Senza le mie mani che ti misurano? Senza la mia bocca che ti impara? Come fai senza il tuo braccio sotto il mio collo, senza la mia gamba tra le tue, senza il mio fiato sulla schiena? Come fai a svegliarti e non aver da ridere dei miei capelli arruffati e del mio mugugnar è troppo presto? Come fai a stare sveglio senza me? Senza la mia vita da ascoltare, senza la tua da raccontare, senza una nostra da inventare? Eh? Come fai a stare senza tutto questo me che ho da darti?, io, che me lo stavo chiedendo - che stavo per chiedertelo, ora lo so: abiti un mondo di donne così, cazzo te ne fai di una me?tappo e congelo.....

giovedì 21 giugno 2012

Pensieri

I miei pensieri fanno a pugni dentro lo stomaco. Fottitene vs Noncelafaccio. Siamo alla millequattrocentosettima sfida.. Una noia mortale, gli incontri tra i due: si picchiano di santa ragione, sanguinano, barcollano, devastano l'ambiente ma nessuno sovrasta davvero l'altro. Finisce sempre ai punti e con me-pubblico che contesto me-giudici. Io invece vorrei un pensiero campione. Così, giusto per liberarmi da tutte le mie indecisioni. Una cosa veloce: mi entri nello stomaco, saltelli attorno all'avversario per qualche minuto e poi sfoderi tre cazzotti come quelli di Alì contro Foreman. Ko

martedì 19 giugno 2012

Emilia Romagna

"L'Emilia è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di costruire la Ferrari. Gli Emiliani sono così. Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati e una Lamborghini. Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati. Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano. Devono fare due spaghetti? Loro mettono...... in piedi la Barilla. Devon......o farti un caffè? Loro ti fanno la Saeco. Devono trovare qualcuno che scriva e canti canzoni? Loro ti fanno nascere gente come Pavarotti,Dalla,Morandi,Vasco,Liga. Devono farti una siringa?loro ti tirano su un'azienda biomedicale. Devono fare 4 piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche. Sono come i giapponesi,non si fermano,non si stancano,e se devono fare una cosa,a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti... Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali." da il Resto del Carlino

Parole

Continuo ad avere una fede incrollabile nelle parole. Lo so, dovrei ricredermi, convincermi che c'è gente che parla solo per far prendere aria ai denti ma non ce la faccio: io ci credo. Ci credo con il cervello e con la lingua e, a volte, anche con il basso ventre. E' solo quando le parole finiscono che mi interrogo; e lo faccio da idiota, partendo dal presupposto che fosse verità. Cosa che rende tutto incomprensibile, mi agito in pensieri che rimbalzano contro muri: non appena il ragionamento mi porta a dire che eran tutte fregnacce batto e riparto verso un'altra ipotesi. Oggi però sto per arrendermi all'evidenza: quel che hai detto altro non può essere che un puro sfoggio di ars retorica, dio sa quanto efficace; io ti ho creduto sincero, ho riso e son stata bene sinchè non son salita in casa e mi son vista allo specchio.. Come cavolo hai potuto urlarmi bella figa?

sabato 16 giugno 2012

MAIUSCOLE

Le lettere maiuscole, in natura, non esistono. Ero ancora nel dormiveglia e stavo mettendo via un po' di pensieri, quelli che non mi sarebbero certamente serviti nel corso della giornata, e mi sono accorta che nulla è maiuscolo. Non l'Amore; l'Amicizia; il Sesso, che poi tutto è nato da un sogno erotico che ho fatto stanotte,l'Uomo di Merda, o forse uomo di Merda che dopo Uomo ci dev'esser santo o navigatore od eroe; il Kaldo, con questa cappa che schiaccia ed opprime e non lascia dormire; la Stanchezza, che è poi il motivo per cui la pianto qui con gli esempi. Le lettere maiuscole in natura non esistono: altro non sono che un'idea astratta che amplifica, deforma, distorce ciò che, naturalmente, è minuscolo. E le cose minuscole, si sa, si metton via facilmente. Il casino, poi, è ritrovarle. Alle 14.12 ho cambiato idea: l'uomo di maiuscola Merda esiste davvero. Pensavo di poterlo archiviare, ma ce l'ho qui (dito che indica l'alto dello stomaco). L'Uomo di Merda è quello che pensa che far saltare una bomba serva a qualche cosa, è quello che giustifica la violenza, è quello che adesso che è morta una ragazza non sa più cosa dire e spera che ce ne si dimentichi in fretta. L'Uomo Di Merda è quello che rifinanzia l'Afghanistan, quello che si dimentica della Sierra Leone, quello che continua a pensare che se non ci fossero dei bambini di merda riuscirebbe a passarla liscia. L'Uomo Di MERDA odia i bambini di merda che muoiono sotto le sante bombe perchè i bambini lo sanno tutti che sono innocenti mica quegli stronzi di adulti che puoi sempre dire che gli sta bene. L'UOMO DI MERDA violenta i bambini x suo piacere personale non pensando che è stato bambino prima lui. L'UOMO DI MERDA esiste. E non si riesce a metterlo via.

venerdì 15 giugno 2012

Come sei estiva Idiom. se pronunciato da donna: sei davvero vestita da zoccola; se detto da uomo: dentro questa giacca si muore.

mercoledì 13 giugno 2012

Giochiamo?

Giochiamo che io ti chiedo quando ci vediamo? e tu mi rispondi questa sera.? E allora poi giochiamo che io sento Frank Sinatra nella testa che canta I've got you under my skin ed improvvisamente mi trovo vestita di bianco con le piume intorno ai polsi e al collo e c'è Fred Astaire che mi prende per la vita e mi fa far una ruota in aria e tutte le piume tremano e quando la canzone finisce io son messa come una delle gemelle Kessler quando finiscono le canzoni ma continuo ad avere il vestito bianco e non il costumino da coniglietta di Playboy? Eh? Giochiamo? Fine dell'intermezzo romantico.

martedì 12 giugno 2012

Je danse

Colonna sonora. Sospiri in cui son stata bene, un silenzio che mi ha fatto male, dei 'rassie che mi han fatto ridere, un resta che mi ha fatto piangere, un hai stretto troppo i denti che mi ha fatto pensare. Et je danse

lunedì 11 giugno 2012

Io non so se questa mia vita sta spianata su un| buco vuoto. Non so se il silenzio che indago| è intrecciato alla mia sostanza molle. Io non se quello che cerco e ho cercato e| cercherò, non so se quello che cerco| è un insulto a quel vuoto. Non so se questo fatto di non avere| un paio di ali, sia premio o castigo,| io non so se la polveriera| della mia inquietudine sia un trono| su cui siedo minacciato, se la fuga che| a scatti regolari mi pungola, se quel| puerile sogno di fuga sia uno sgambetto| d'angelo, d'un buffone d'angelo che| mi vuole inciampare. Io non so se l'amore sia una guerra o una| tregua, non so se l'abbandono d'amore| sia una legge che la vita cuce fino al| ricamo finale. Io non so| che farmene di questi nemici che premono,| non so che farmene oggi di questo oggi| e me lo ciondolo tra le dita perplesse,| non so parlare quello che| è sentito nel profondo di me, non so parlarlo| quell'essere qui presente fra le vite degli| altri. Io non so spiegarmi l'imperturbabilità| di Dio, e non mi spiego di non udire il| suo grave lamento, il suo urlo di collera o| d'amore, e non so vederlo che sono in cecità ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io| guardando le facce indolorate, guardando le| facce con grave malattia terrestre,| io non so invocarlo nè bestemmiarlo che| è troppo nella sottrazione e troppo| astratto per i miei chili umani. Io non so forse non voglio| consegnarmi negli uffici del mondo,| e stare buono nelle sale d'attesa della| vita. Io non so nient'altro| che la vita e molte nuvole intorno che| me la confondono me la confondono e non| so cosa aspetto, cosa sto aspettando in questo| sporgermi al tempo che viene. Io non so| e vorrei, vorrei, non so stare| fuori misura umana,| fuori da questa taglia finita. [...] Io non so se la solitudine, se quello| strazio chiamato solitudine, se quell'andare| via dei corpi cari, se quel restare soli| dei vivi, io  non so se quel lamento della| solitudine, se quel portarci via le facce| se quel loro sparire| di facce che avevamo dentro il respiro, non so| se il dono sia questo portarci via le| carezze, questa slacciatura. E' poco il poco che so e di questo| poco io chiedo perdono. Io chiedo| perdono per quello che so, perdono io chiedo| per tutto quello che so. (M. Gualtieri) Grazie.

venerdì 8 giugno 2012

ti avvicini


Ti avvicini.

Anzi, ti precipiti verso di me.
Come non esistesse nulla di più bello.
Come se il fine ultimo della tua esistenza fossero le mie mani.
Mani avide.
Vorrei afferrarti.
Sto per farlo ma viri improvviso, ti allontani, sparisci alla vista.
Un'eternità, pochi istanti, riappari ai miei occhi un po' più diffidenti.
Il tuo slancio mi vince di nuovo, mi è difficile resistere a chi pare non desiderare altro che me.
Forse non è vero, forse invento tutto..
Ma la tua corsa mi affascina e di nuovo son pronta ad accoglierti; di nuovo la mia carne ti aspetta.
Anche se fa male, anche se la paura di esser nuovamente ferita da un rifiuto è lì, dolore latente.
Ed infatti di nuovo scompari.
Per poi ritornare.

Esiste un gioco più stronzo dello yo-yo?

giovedì 7 giugno 2012

Amore

Addestrata a restare sola, a non pisciar per casa, a non abbaiare troppo forte, a non mordere i bambini, non richiede più impegno di un qualsiasi altro animale: quanto più sarai convincente nel prenderti cura di lei, tanto più la trovarai pronta a scodinzolare quando torni, a leccarti e guaire di gioia. Evita di scordarti di nutrirla, giocare con lei, portarla fuori, accarezzarla, farla sentire movente: perde forze, diventa triste, muore. L'amore è una cagna in cerca di padrone.

un noi


E' noi?
C'è un io e c'è un tu e questo è indubbio. Poi c'è che sapere che esisti non basta, c'è che ho bisogno di saperti per me.
Non immaginarti, saperti. Sapere che non hai abdicato ad un'idea di noi, che poi è quel che fa la differenza tra un me ed un te qualsiasi, l'idea di un noi.
Per niente facile, io non sono facile, non spesso, tu non sei facile, quasi mai. O facilissimo, perchè è un noi che voglio e ci sento capaci di riuscirci se anche tu lo vuoi: te l'ho dimostrato, almeno ci ho provato, ho cercato i numeri di serie dei contatori, ho guardato le ultime letture, ho recuperato il numero di foglio e particella catastale, ho compilato il modulo on line e ti sto aspettando.
Fai una mossa, fanne una tu, stai con me: interruttore su, luce.

mercoledì 6 giugno 2012

venerdì 1 giugno 2012

Per Laura

Ogni seme che l'autunno getta nella profondita' della terra Ha un modo suo proprio di separare Nucleo e involucro al fine di Formare le foglie,i fiori e i frutti.Ma quale che siano I modi,lo scopo delle peregrinazioni di tutti i semi é identico: Arrivare a levarsi innanzi al volto del sole.