venerdì 28 settembre 2012

Il sogno


Non sempre si ha qualcosa da dire, da scrivere. Ci si lascia vivere  semplicemente, come automi sopraffatti dal mondo percepito, ipnotizzati dai cinque sensi, immersi nell'oblio dell'illusione. Ma dov'è e qual'è quindi, la realtà?
Ieri mattina ero in macchina. Quando viaggio su strada la mia mente viaggia alla stessa velocità delle ruote  e gli scenari impossibili  d'un tratto si fanno possibili, come il panorama che improvvisamente mi appare dal nulla, dopo una curva un  stretta. Con un  di logica, mi sembra ovvio ( un ovvio del tutto personale, ne convengo ) che la realtà che crediamo tale in realtà non lo sia. E' una realtà fittizia che scaturisce dal pensiero, in continuo mutamento, è la capacità che abbiamo di tramutare i sogni in materia, quindi camminiamo i nostri sogni, e se questi sono i nostri sogni, la realtà vera, dov'è?
Tocco l'ultimo bordo sicuro della mente, osservo alienata tutto ciò che mi circonda, mi percorre un profondo brivido di paura, di incertezza assoluta, e mi costringo a ritornare nei binari, consapevole di aver tirato ancora un  di più l'elastico della consapevolezza estrema, quella senza tempo e senza materia, che avvicina all'anima. Ed è singolare come, avvicinandomi a questo stato di assoluta solitudine, dove l'infinita creatività del pensiero spazia in dimensioni aliene, sorretta solo dal coraggio della propria incoscienza, al ritorno da questi viaggi nell'ignoto io mi senta un tutt'uno con ciò che mi circonda, quasi che la percezione dell'unità sia in qualche modo legata al sapersene distaccare totalmente.
Non sempre ho qualcosa da dire, ma ho sempre qualcosa da pensare.
Quindi, sono vittima di un sogno continuo.
E la mia sensazione è che il sogno non si fermi con l'esistenza terrena....

mercoledì 26 settembre 2012

Ulcera


Non c'è che dire: il meglio della mia prosa lo tiro fuori quando sono arrabbiata ....
Riesco a comporre frasi che traboccano odio, crudeli, con il chiaro intento di colpire nel profondo.
Capisco di essere spaventosa, un'autentica furia, ma mi fermo lì, alle ferite verbali..
Vabbè, un paio di episodi di violenza fisica non fanno prova, al massimo indizio..
La cosa straordinaria è che, subito dopo, a me passa.
Alla mia vittima no.
Insomma, libera o no di credermi: me ne strabatto le ovaie  di te e della tua vita di ora; non ti nuocerò in alcun modo perchè non mi importi.
Quindi mettiti l'animo in pace ed evitati ulcere , ti ho cancellato mesi fa ed ora non vali un attimo della mia attenzione, non un briciolo in più di quella che ti ho dedicato da quando ti sei fatta riconoscere sino a questo -> punto. <-

domenica 23 settembre 2012

Umore


Il mio umore,
potessi metterlo in barattolo e venderlo, il mio umore, così melmoso e appiccicoso e verde, questo umore così schifoso da fare arricciare il naso e dire blah se lo si tocca, questo umore, in barattolo, ai bambinetti fino ai dodicianni, ne venderei a chili.
Le mie nevrosi sono qualcosa di circoscritto alla pelvi.

lunedì 17 settembre 2012

Coda

La donnachecèinme sale in macchina e pensa a tutto fuorchè la strada.
Ascolta la radio, canta a voce alta, telefona,  lavora, legge i cartelloni pubblicitari, osserva le vetrine, sbircia gli altri autisti, compila la lista della spesa, ripensa alle cose successe, si chiede come è potuto accadere che abbia scelto di mettere quei pantaloni con quella maglietta, sogna le cose che devono arrivare, giura che prima o poi leggerà le istruzioni dell'orologio, si accorge che è giunto il momento di depilarsi le gambe, parla con gli acari che sgattaiolano sui tappetini, promette solennemente di buttare i barattoli di esta the vuoti, si stupisce di quanto grandi possano essere alcune tette, commenta la rassegna stampa, si schifa del panorama, gioca con gli specchietti, cerca di riconoscere forme note nelle nuvole, aggiorna la lista dei buoni propositi, sbadiglia e si stiracchia, cerca di dare una forma ai propri capelli, si tuffa nella borsa per cercare gli occhiali, litiga con il condizionatore, controlla che le unghie siano sufficientemente corte.
Se, tra l'altro, si ricordasse che stanno riasfaltando un pezzo di tangenziale e scegliesse un altro itinerario, mi eviterebbe di stare in coda ogni stramaledetta mattina.

martedì 11 settembre 2012

NOSTALGIA


Nostalgia.

Ho preso la direzione sbagliata, non so quando è successo, non lo so, non ho il ricordo preciso, non c'è un bivio, non c'è un fotogramma, non lo vedo ma, cazzo, lo so, stavo andando lì ed ora mi trovo qui senza nemmeno sapere come e non so dov'è lì perchè non ci sono arrivata ma so che non è qui, no, non è qui, è altrove che dovrei essere e chissà da quanto e magari c'è qualcuno che mi aspetta e magari
è preoccupato ed io son qui e qui non c'entra una sega col mio posto, ecco, questo non è il mio posto, non è qui, non so dove ma non qui, non ora, ora no, magari prima o forse più tardi ma non adesso, adesso non dovrei essere qui, qui non ha senso e non capisco come nè perchè e devo trovare il mio posto e non è qui, non è ora, non è posto, non è tempo e non so dove ho sbagliato, non so dove tornare, non so a quando tornare e allora vado avanti, svolto di 180 gradi e vado avanti, vado avanti, vado avanti, vado avanti, vado avanti, vado avanti.