martedì 22 ottobre 2024

Grazie hai sempre parole uniche



 Ci saranno dei giorni in cui non vedrai alcun motivo per andare avanti. Va bene. 

Ci saranno dei giorni in cui persino il pensiero 

di alzarti dal letto ti farà venire voglia di piangere. 

Va bene anche questo. 

Ci saranno dei giorni in cui non ti ricorderai 

nemmeno come si fa a piangere, 

o a sorridere, o a vivere, in cui la stanchezza 

ti peserà sulle palpebre e sulle ossa fino a schiacciarti. 

Ne avrai ogni ragione. 

Ma ricordati sempre 

che ciò che senti non dura per sempre. 

Che è tutto temporaneo. Che qualcuno, prima di te, 

ha provato quello che provi tu adesso, ed è sopravvissuto. (...) 

Va bene cadere. Va bene. 

Quando arriveranno quei giorni, 

ricorda le cose per cui vale la pena andare avanti, 

qualsiasi piccola cosa – il prossimo film in uscita, 

un amico che ti invita a uscire, 

il libro che non hai ancora letto. 

Ricorda che tutto prima o poi finisce, 

che il sipario prima o poi deve 

sempre calare su tutto. 

Lascialo calare sulle amicizie finite, 

sugli amori passati, sulla tristezza che ti stringe la gola, 

sulle cattiverie che ti hanno detto, 

sui tuoi sbagli, sui rimpianti, sulle parole 

che non avresti dovuto pronunciare, su tutte quelle piccole cose che ti pesano sulle spalle come macigni. 

Lascialo cadere su tutto, tranne che su di te. 

Mai su di te. 

Perché non lo meriti. 

Perché meriti di più di un sipario chiuso, 

di un copione finito in tragedia. 

Perché meriti di stare bene, e ti prometto, 

ti prometto che succederà e sarai felice 

di non aver deciso di lasciarti andare. 

Ti prometto che un giorno ti sveglierai e andrà tutto bene. 

Fino ad allora, tieni duro. 

Alzati dal letto quando sembra impossibile. 

Esci quando vorresti rinchiuderti dentro. 

Apprezza le cose belle 

quando vorresti solo piangere. 

È una bella vita, in fin dei conti, te lo giuro. 

È una bella vita. 

E tu la meriti. 

Con affetto P.

venerdì 18 ottobre 2024

Le persone tossiche




Le persone tossiche ti fanno questo: ti fanno credere in loro.

Trascorrono il tempo con te, vogliono conoscere i tuoi segreti

Guadagnano la tua fiducia, amicizia e rispetto.

Ti mostrano supporto.

Ti mostrano affetto.

E ti fanno addirittura credere nel potere dell'amore.

E poi, presto o tardi, iniziano a succhiarti la vita e tutto ciò che amavi di te stesso senza pensarci due volte.

Iniziano a distruggere.

Iniziano a bruciare

Iniziano a svalutare.

E non prendono mai minimamente in considerazione ciò che tu provi.

Abusano di te mentalmente.

Sfiniscono il tuo cuore.

E provano un brivido di eccitazione facendolo.

E terribile, lo so, però persone cosi esistono. E sono li fuori.

Ad aspettare.

Facendo finta di volerti salvare.

Quando, in realtà, tutto ciò che vogliono è vederti affogare.

Autore sconosciuto

C’è un tempo x tutto





Non si può capire sempre tutto... Non si può davvero.

Non si può avere sempre l'umore giusto per comprendere, mettersi nei panni, assecondare, sopportare o supportare.

Non si può sempre accettare le scuse, i ritardi, le dimenticanze, le indelicatezze, gli errori, i "mi dispiace" detti dopo "pugni di vita" piantati in pieno viso.

No... non si può.

Non si può perché arriva un giorno in cui, all'improvviso, ti pesa tutto e quell'accomodante "non ti preoccupare, va tutto bene" si trasforma in un: "BASTA!", gridato a pieni polmoni in faccia a chi della tua bontà ne ha abusato ad oltranza. Ed è come quel famoso bicchiere che cade mille volte, rimanendo intatto, e poi lo sfiori con un dito e si frantuma in mille pezzi. E tutti restano lì, a guardarlo sorpresi e a domandarsi come sia possibile...

Poi una voce suggerisce la risposta: "È fragile!".

Già... fragile. Ogni tanto ce ne dimentichiamo... di essere fragili. Di esserlo tutti. Che lo sono anche le persone che ci amano. E che "c'è un limite a tutto" non è solo un modo di dire.

A raccogliere pezzi di vetro, si rischia sempre di tagliarsi. Per non ferirsi, non fatelo rompere.


mercoledì 16 ottobre 2024

Eccoci al ciao finale della prosa,

 


La giornata oggi ha l’aria di un autunno stanco, dove le foglie cambiano colore con una dolcezza rassegnata, come se sapessero che anche la loro bellezza è destinata a cadere. Il vento porta via il rosso, l’oro, il marrone di ciò che è stato, mentre la vita cerca di farsi strada dentro di me, anche se ormai sembra rimasta così poca forza. È come se ogni giorno fosse un passo faticoso verso un nuovo tentativo, un altro tentativo di far camminare un corpo che ha indossato troppe armature, che è stato riparato così tante volte da essere diventato fragile.
Da qui le montagne sembrano quasi vicine, nascoste tra le nubi che appaiono morbide come coperte, ma non c’è calore in quella visione, solo una tristezza ovattata. Attorno, il via vai dei parenti, le voci che sussurrano preoccupazione nei corridoi vasti e silenziosi, pavimentati con quel linoleum che conosco ormai a memoria, un suono che accompagna ogni passo, come un ritornello che non ti abbandona mai. Le sedie nei lunghi corridoi, come piccoli rifugi improvvisati, e quelle vetrate che lasciano intravedere il verde del giardino da una parte,con l’ingresso del pronto soccorso e le montagne dall’altra. Tutto sembra lontano, come se anche il mondo esterno fosse diventato un’eco sbiadita di una vita che osservi ma a cui non appartieni più.

Le cuffie nelle orecchie, mi permettono di non aver vicini forse credono che tu non senta. E forse hanno ragione, non sento più davvero.Sono qui ma allo stesso tempo, non ci sono. E quando le infermiere mi vengono a cercare e mi sgridano, mi dicono di tornare a letto, la loro preoccupazione sembra così distante, così vuota, come se appartenesse a un’altra persona, a un altro tempo. Non importa più, non delle loro parole, non di quel letto che ti accoglie come una promessa che non vuoi più ascoltare .La sera arriva, e forse l’unico sollievo è il sorriso di chi sa, dove sono,di chi ancora ti racconta la vita fuori, quella vita normale che ormai senti così distante, fatta di problemi quotidiani che a te sembrano così irrilevanti. Le ore passano, lente, diverse da Pisa, dalla Svizzera, da Bologna o Rimini. Qui c’è una calma strana, una calma che non parla, perché forse non c’è più nulla da dire. Mi sento un involucro vuoto, un’anima che si è allontanata, mentre il corpo attende, attende di scoprire cosa ci sarà dietro quelle porte di una sala operatoria che ti aspetta, come se fosse una strana ironia. Forse sarebbe più bello vedere una mostra di Van Gogh, perdersi in quei colori vibranti che, come lui raccontano di dolori profondi, di cuori che hanno amato troppo e resistito troppo a lungo.

Una donna può concederdersi quanto vuole




 Una donna può concedersi quanto vuole, portarsi un uomo nel letto e farlo impazzire. Può dargli mille notti di passione, ore di perversione e orgasmi a non finire, pensando che possederlo basti ad averlo solo per sè.

Può credere di tenerlo in pugno solo tenendolo tra le gambe, ma non è così.

Un uomo appartiene ad una donna, quando pur essendo lontano da lei, ella riesce a passare nei suoi pensieri con una semplicità inaudita. Ad esempio, quando una canzone passa in radio, quando un accento, un termine o un dialetto ti arriva alle orecchie ed ecco che puntualmente lei sta là nella sua testa. Una donna possiede un uomo quando è nella sua mente che vive, anche poco, anche a momenti, ma se è li che nasce il pensiero vuol dire che quella donna di quell'uomo ha posseduto molto più di tutte quelle che in un letto lo hanno sentito gemere di piacere. Una donna, una vera donna non si accontenta di un corpo, di un momento o di fisicità. Una vera donna preferisce andarsene e sapere che chiunque potrà sfiorare la pelle di quell'uomo, ma nessun'altra saprà accendergli la mente, arrivare così tanto in profondità da sfiorargli il cuore come ha fatto lei. L'amore non è possessione od ossessione. Un vero sentimento è dato da ciò che resta immutato nel tempo. Pur non sfiorandosi mai.



lunedì 14 ottobre 2024

Pensieri e parole

 




Dedicato a chi a quest’ora 

si ritrova a dover mettere a posto

pensieri paure e sogni.

A chi vorrebbe essere abbracciato

per paura di sprofondare dentro al buio.

A chi ce la mette sempre tutta

però non basta mai.

A chi ha il cuore che 

gli batte in modo strano.

A chi non è da solo ma solo 

si sente sempre un po’.

A chi ha deciso di andar via

perché era stanco di aspettare.

Un augurio perché la notte passi in fretta

e che non faccia troppo male

domenica 13 ottobre 2024

Ho finito di dovermi spiegare




HO FINITO DI DOVERMI SPIEGARE.

Mi ci è voluto troppo tempo per capire che, indipendentemente da quanto io spieghi il mio punto di vista, alcune persone lo distorceranno per adattarlo alla loro narrativa. Un tempo aprivo il mio cuore, sperando disperatamente che vedessero la verità, ma ho imparato a mie spese che se qualcuno volesse davvero capire, non mi farebbe implorare.

Se hai già deciso che sono il "cattivo" nella tua storia, va bene. Non continuerò a piegarmi cercando di dimostrare di essere abbastanza buono, abbastanza degno o abbastanza innocente. La verità è che, più mi spiego, più do potere a chi non vuole ascoltare.

Lascia che credano ciò che vogliono.

Lascia che dicano che è tutta colpa mia.

Lascia che restino ancorati alla loro versione dei fatti.

LASCIALI.

Non mi difenderò più. Ho capito una cosa fondamentale: spiegarmi continuamente non porta pace. Mi esaurisce soltanto. Rafforza solo la loro narrativa, perché se davvero avessero voluto capire, avrebbero ascoltato la prima volta.

Sto riprendendo la mia energia.

Mi sto allontanando dal circolo vizioso delle giustificazioni e dei dibattiti.

Merito relazioni in cui non devo lottare per far riconoscere la mia verità.

Se il mio silenzio ti mette a disagio, allora sii a disagio.

Se la mia scelta di non spiegare ti sembra una sconfitta, è un problema tuo.

Non mi interessa più cercare di vincere una battaglia a cui non ho mai voluto partecipare.

Ho finito di implorare per essere capita.

Ho finito di elemosinare gentilezza, rispetto ed empatia che avrebbero dovuto essere dati liberamente.

Ho finito di mettermi sotto processo in una corte che non è mai stata giusta fin dall'inizio.

HO FINITO.

L'unica spiegazione che devo dare è a me stessa: che scelgo la pace invece del loro rumore. Scelgo di andare avanti, senza il peso di cercare costantemente di essere ascoltata da chi è determinato a fraintendermi.

Lascia che pensino ciò che vogliono.

LASCIALI ANDARE.

Non mi spiegherò mai più.

Perché, onestamente, non ne ho bisogno.



venerdì 11 ottobre 2024

Nulla è per caso!

 



Forse chi non ti ha accompagnato è venuto per insegnarti a camminare da solo. La sua missione era mostrarti che vale la pena avventurarsi in questa vastità di possibilità chiamata "vita"!

Forse chi più ti squilibra è venuto per insegnarti la pazienza e la serenità...

Forse chi ti ha portato più rabbia è venuto per insegnarti la misericordia e la compassione .

Forse chi ti ha mentito o tradito è venuto per insegnarti a conoscere

"il perdono".

Forse chi ha cercato di controllarti è venuto a mostrarti come recuperare la propria direzione e il proprio equilibrio.

Forse chi credevi di odiare è venuto per farti vedere l'amore, che può anche manifestarsi in modo incondizionato.

Forse tutta questa paura e queste avversità sono le ragioni delle tue più grandi conquiste...

Forse la Paura è venuta per insegnarti ad avere coraggio; le lotte sono venute a portarti l'esperienza della Forza e della Fede...

Forse dovresti rischiare di più. Vivere di più!!

Credere di più...

Ringraziare di più,

e goderti tutte le lezioni della vita. !


domenica 6 ottobre 2024

Il cambiamento

 



 Chi sei?

- Sono il Cambiamento.

- Non ho bisogno di niente, grazie, puoi andare.

-Ne sei sicura?

-Certo che ne sono sicura.

-Se fosse così non avresti lasciato la porta aperta per farmi entrare. 

-Ma io non ho bisogno di niente.

-Questa tazzina di caffè l'hai preparata per me?

-Non sono solita ospitare cambiamenti in casa mia ma... comunque si è per te.

-C'è sempre una prima volta.

-Ok, la verità è che quelli come te mi spaventano, tu mi spaventi.

-Forse è perché non mi conosci. 

-Il fatto è che il desiderio di cambiare è forte ma la paura di abbandonare quello che ho adesso è ancora più forte. 

-Hai mai pensato al fatto che quello che credi di avere magari già non è più tuo? 

-Che vuoi dire?

-Che quando ti senti estranea in una certa situazione niente è più tuo, ti stai solo aggrappando a un ricordo felice, a un passato che ora non c'è più perché è diventato presente e ha cambiato forma. Una barca è tua finché sei tu a remare ma smette di esserlo se perdi i remi e ti lasci trascinare dalle correnti. 

-Ma se ti scelgo rischio di dover cambiare anche io. Scegliere un cambiamento implica cambiare.

-Certo che cambierai, il Cambiamento a volte è necessario e inevitabile. Ricorda però che un foglio di carta può diventare un aereo o una barchetta se vuoi ma restare sempre un semplice foglio di carta.


Sabrina Ferri

venerdì 4 ottobre 2024

Voglio solo essere me stessa

 Non sono mai stata brava a proteggermi io. 

Le cose le faccio d'impulso, mi ci butto dentro. Tutta intera, poi non so mai come uscirne. 

Mi sono bruciata e sbucciata l'anima tante volte. Non imparo nessuna lezione. 

Non conto fino a dieci, nemmeno fino a cinque, non conto proprio. 

Soprattutto nelle cose che contano. 

Mi confondo. Mi mescolo. Mi sporco le mani.

Sono strana, dicono. 

Da sempre, lo sono. 

Ci ho provato a cambiare, 

ma se nasci scombinata, ci resti. 

Nel cuore, nella testa, nelle viscere. 

Una come me o si ama o si odia. 

Ma io non voglio più amore e nemmeno odio.

Voglio solo la libertà di essere me stessa. 

Cit.