mercoledì 18 aprile 2012

Cose che non sai di me.
Qualcuno quand'ero piccola m'ha detto che nevica a zero gradi precisi ed io ancora ci credo.
Sono convinta che siano i libri a scegliere me e non il contrario.
Sono allergica alle cioccolata e penso morirò di choc anafilattico.
Sott'acqua mi sento bella.
Se posso scegliere se parlare con un bambino o un adulto scelgo il primo. Fino a che non litighiamo per i giocattoli.
Alle volte mi sento bella anche fuori dall'acqua.
L'orgasmo più profondo della mia vita l'ho avuto con una donna.
Credi in Dio e non nella chiesa ed ho invidia di chi pratica la fede vera.
Sono l'unica persona al mondo a non ricordare il nome di una delle maestre delle elementari.
Stare sola non mi spaventa. Essere in due spesso sì.
Penso che nulla di quello in cui credo sia verità assoluta, è solo la mia verità (canto Benvegnù).
Fino a trentacinque anni non mi sono accorta di essere figa.
Sono capace di aridità assolute.
Non tollero più di tre situazioni di stress in contemporanea.
Quando ho paura stringo i denti. 
Uno che la sua bibliografia è lunga 100 righe mi ha detto tu sai scrivere.
Quando ho molta paura chiudo i pugni e mi conficco le unghie nei palmi.
Io mi sento importante.
Quando sto male faccio il possibile per star peggio ancora.
Non ho il senso del possesso. Dell'uso sì, ma del possesso no.
Non sono in grado di essere indispensabile, mi spaventa chi ha bisogno di me.
Mi fido della gente.
Sento le sensazioni spiacevoli nello stomaco e quelle piacevoli nella nuca.
Ho posato per foto di nudo.
Quelli che si sentono molto-qualcosa mi fanno ridere.
Se non posso lavarmi per un paio di giorni non ne soffro.
Uso prodotti omeopatici perchè non credo nell'omeopatia: secondo me non fanno nulla, nemmeno male.
A volte mi estraneo completamente dal mondo.
Il mio primo fidanzamento è durato 25 sillabe: vuoi es-se-re la mi-a ra-gaz-za? sì. me lo da-i un ba-cio? no. al-lo-ra ti la-scio.
Una volta ho pensato seriamente di non farcela ed ho provato a non rialzarmi.
Non capisco come il denaro possa essere causa di azioni indegne.
Faccio sogni di quieto quotidiano.
Solo due persone sanno tutto di me.
Voglio tutto, non per avidità, solo per curiosità.
Penso che star bene per tempo n valga il rischio di star male tempo n+1. 
Sono onesta.
Trovo strano che la gente si accorga di me, che mi ricordi.
Quando non mi riconosco in quel che faccio mi osservo dall'esterno e mi lascio fare.
Non sono competitiva, non so giocare contro, sono di quelle che a monopoli prestano i soldi.
Non credo a mai e non credo a sempre.
Qualche volta ho approfittato del mio essere gradevole per cavarmi dagli impicci.
Dimentico le facce.
Io non sono il mio lavoro.
Gli insetti con la corazza mi terrorizzano.
Sono convinta che tutto abbia misura e occorra gestirlo con criterio ma senza risparmiarsi; temo che, per quanto io ne dilapidi, terminerò la vita con un discreto gruzzolo di egoismo.
Do valore alle cose a seconda di quanto piacciono a me, non della quotazione di mercato.
Gli armadi aperti mi mettono a disagio.
Mi piacerebbe avere un talento.
Credo non ci si possa innamorare dopo il secondo bacio, dopo il primo sì.
Io ho paura.
Detesto chi mi fa notare gli errori che già mi sono accorta di aver commesso.
E' difficilissimo farmi dei regali che mi piacciano.
Non posso vivere in un monolocale perchè  dopo soli tre giorni lo avrei già riempito e mi toccherebbe stare fuori casa,
Non capisco mai quando piaccio a qualcuno.
Alle volte prendo posizione senza conoscere i fatti.
Ho fatto errori che non mi perdono.
Mi piace quello che sto diventando.
Dopo un po' che scrivo mi vengo a noia.


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