lunedì 31 dicembre 2012

Verità nascoste


Se uno dice la verità è stronzo,se non lo dice è ipocrita e se sta zitto è ignavo. Possiamo solo scegliere l'insulto,a quanto pare....

sabato 29 dicembre 2012

Fagioli

A chi mi parla alle spalle vorrei solo dire che ho mangiato fagioli.....

domenica 23 dicembre 2012

Incontri,spiegazioni


Certe volte si vorrebbe essere capiti, invece di doversi sempre spiegare.


Punti di vista


C’è questa cosa che mi hai detto a cui ancora penso. 
Mi hai parlato delle cascate Iguazu, hai detto che loro sono una, ma sono talmente estese che se le guardi dall’Argentina o dal Brasile o dal Paraguay sembrano essere delle cascate diverse. Li hai chiamati punti di vista. E mi hai detto che non vale solo per le cascate, ma soprattutto per le persone.


Feliz navidad



Ho imparato


Ho imparato a riconoscere chi c’è e chi non c’è, a fare da sola, a essere forte, ad avere una soluzione per ogni problema, o almeno fingere di averla. Ho imparato a contenere, a disarmare, a costruire e a smontare. Ho imparato ad avere certezze per poterle raccontare e a camminare sul filo a occhi chiusi, sorridendo.
Ho conosciuto l’ansia e la paura e non mi hanno più abbandonata, ho conosciuto la felicità e il terrore di perderla, ho conosciuto la vertigine dell’eternità che dà un senso agli anni che passano .
Se sono cambiata?
Cambiare è un verbo piccolo quando ti passa sopra il cancro.

venerdì 21 dicembre 2012

Mi piacciono

A me non mi piacciono i belli, mi piacciono gli scienziati. Non mi piacciono i giovani, preferisco gli affranti. Neanche gli affascinanti mi piacciono, mi annoiano. Tra un ricco e un povero scelgo il povero, perché può diventare ricco. Non mi piacciono i cattivi che fanno i buoni; invece, mi piacciono i buoni quando fanno i cattivi. Gli eleganti mi piacciono, soprattutto se non sanno di esserlo. Così gli intelligenti: mi piacciono, specie se non si spiegano perché mi piacciono. Mi piacciono gli ironici, non i comici. I cinici non mi piacciono. Mi piacciono quelli che il cambio dell’auto lo tengono così, non così. Non mi piacciono quelli che parlano quando parlo io, e nemmeno quelli che parlano quando voglio io; mi piacciono quelli che parlano poco, ma largo. Mi piacciono quelli che fanno il tè, ma male. Gli irosi non mi piacciono, preferisco i miti. Tra un mite e un offeso, preferisco l’offeso; tra un offeso e un severo preferisco il severo; tra un severo e un solitario preferisco il solitario. Non mi piacciono quelli che parlano di sesso. Mi piacciono quelli che parlano di erotismo. Quelli che si divertono non mi piacciono; mi piacciono quelli che non si divertono. Mi piacciono i cinefili, ma solo se non dicono di esserlo. Mi piacciono i delicati, ma mi piacciono anche gli intensi. Mi piacciono gli aspri, non mi piacciono gli arroganti. Mi piacciono gli irriverenti, non i prepotenti. Non mi piacciono i gelosi, ma mi piacciono i gelosi. I freddolosi non mi piacciono. Mi piacciono i precisi, non i pignoli. Mi piacciono i lavoratori che sono contro il lavoro, non il contrario. Mi piacciono quelli che si commuovono, ma davanti alla gentilezza, non all’offesa ricevuta. Mi piacciono i gentili, i nobili, e non intendo di nascita. Quelli che hanno i cani non mi piacciono, mi piacciono quelli che amano i gatti. Quelli che usano il profumo mi piacciono, se mi piace il profumo. Mi piacciono quelli a cui piaccio; quelli a cui non piaccio non mi piacciono. Mi piacciono quelli che non conosco bene. Mi piacciono anche quelli che conosco bene, se mi piacciono. Quelli che hanno più libri di me mi piacciono. Quelli che hanno meno libri di me anche mi piacciono, ma meno. Mi piacciono quelli che si chiamano con nomi maiuscoli, come Paolo. Quelli che si lavano mi piacciono, 
 quelli che usano le creme no. Gli esperti d’arte mi piacciono poco. I matematici, i geografi, gli egittologi, i filologi mi piacciono. Non mi piacciono gli infermieri, e nemmeno i dirigenti d’azienda. I medici mi piacciono, ma pochi. I musicisti e gli scrittori anche mi piacciono, ma preferirei che non mi piacessero. I maestri elementari mi piacciono molto, gli insegnanti di educazione tecnica non mi piacciono. Quelli che credono in Dio mi piacciono. Mi piacciono quelli che sono migliori di me, ma a volte mi piacciono anche quelli che non lo sono. I bugiardi a volte mi piacciono, a volte no. I sinceri a volte mi piacciono, a volte non mi piacciono. Mi piacciono quelli che ridono, quando si deve ridere; non mi piacciono quelli che non ridono. Ma tra uno che ride sempre e uno che non ride mai meglio quello che non ride mai. Mi piacciono quelli che stanno zitti. Quelli che suonano il piano mi piacciono, quelli che suonano la chitarra non mi piacciono. Quelli che amano Heidegger non mi piacciono. Mi piacciono quelli che conoscono Adorno. Quelli che amano Benjamin mi piacciono ancora di più. Mi piacciono quelli che si svegliano presto. Mi piacciono i duri, ma ci siamo capiti. Mi 
piacciono quelli che sanno dire il mio nome. Mi piacciono quelli che sanno stare lontani. Mi 
piacciono quelli che anche da soli nella foresta mi sanno inviare scintille. Mi piacciono quelli che mi chiedono se ho perso il treno

Ho smesso


"Ho smesso di credere a quelle persone che mi dicevano “ci sono”. A quelle che ogni tanto mi prendevano per mano e mi assicuravano che loro ci sarebbero stati sempre per me. Ho smesso di vedere quello che mi sembrava fosse, e ho iniziato più a capire quello che in realtà c’era.
E ho visto. Ho visto che le persone possono lasciarti, mandarti via con una facilità incredibile. Ho visto che per loro è sempre più semplice perché ti sbattono la porta in faccia ridendo mentre tu piangi ripetendoti a mente i loro “ci sarò”, i loro “ti voglio bene”. Ho smesso di credere a tutte queste bugie.
Ho imparato la lezione. Se uno rimane lo si capisce quando ti guarda e intanto ti sorride, ma non dice nulla."

Chi


Lo pensi ancora?»
«No.»
«Si, altrimenti mi avresti chiesto “chi

Questione di verbi


Alcuni crescendo dimenticano le lezioni basilari: a scuola ci hanno insegnato prima il verbo essere, e dopo l’avere

Bibi


martedì 18 dicembre 2012

Suocerando

Sono i pomeriggi come questi che mi calmano il cuore per un pò,sono le persone come te che mi danno la forza di andare avanti .....Piero grazie!!!!

lunedì 17 dicembre 2012

giovedì 13 dicembre 2012

Tutti


Tutti desideriamo essere felici, eppure anche quando lo dovremmo essere, siamo scontenti e insoddisfatti. Come se ci mancasse costantemente un qualcosa per poter completare il quadro della nostra felicità. Non ci accorgiamo che ciò che ci manca è un pezzo di noi, quella parte dell'anima che rende un bambino perfettamente felice davanti ad un regalo incartato o alle bolle di sapone. Quella parte di noi che capisce che la felicità non è necessariamente sapere tutto ma essere sorpresi. E che sa anche che la felicità dura solo un istante splendido.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/felicita/frase-152506>

Si ha voglia


Si ha voglia di rimanere soli, a volte. Soli con la propria malinconia, la propria fragilità. Soli, lontani da questo mondo che ci vuole sempre forti, con il sorriso sulle labbra. Ci vorrebbero amici, di quelli veri, di quelli che quando piangi hanno il fazzoletto pronto e te lo porgono senza dire nulla. Amici a cui puoi far vedere che a volte non sei poi così forte. Amici che quando tu sei debole aprono le braccia e ti accolgono per proteggerti sapendo che un domani farai lo stesso per loro. Perché ognuno di noi ha diritto a essere fragile, a volte.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amicizia/frase-153128>

mercoledì 12 dicembre 2012

Siate belli dentro. A dispetto di un mondo gretto e superficiale abbiate il coraggio di coltivare la poesia delle piccole cose, la gentilezza, il senso dell’umorismo. Contro la volgarità delle parole e dei gesti, la noia dell’opinione presa a prestito, la violenza stridula dell’intellettuale, vogliate fermamente essere un seme originale, una pianta rara. Non perdete voi stessi per appartenere ad un gruppo, l’esclusione e l’isolamento spesso sono una medicina che vi rende forti. Siate belli come la rugiada, come i lupi, come le pietre, e risplendete di tale bellezza con passo fiero. Siate belli dentro e lasciate che fuori si veda. E se qualcuno vi odia senza un motivo, dategliene uno valido: siate felici.
Autore sconosciuto .

lunedì 10 dicembre 2012

Buona notte

Buonanotte a tutti. A quelli che amano e non amano. A quelli che sognano e a quelli che ormai fanno solo incubi. A quelli che agiscono e a quelli che ragionano. A quelli che piangono e a quelli che ridono. A quelli che hanno un cuore felice e a quelli che stanno lottando per ricostruirlo. Buonanotte.

giovedì 6 dicembre 2012

Eh giá

Le persone sono come sono. L’unica possibilità per non starsi troppo sulle ovaie e ipotizzare un qualcosa di stabile e continuativo è quella di provare un reciproco piacere nello starsi attorno, sufficientemente intenso da far pendere la bilancia dal lato del “restare” nell’occasione del (necessario, periodico) momento dello sclero e del conseguente mavaffanculo. Poi ci vuole la pazienza, il rispetto, una certa dose di chiarezza, ma è veramente tutto qua. Il resto, ogni eccessivo accomodamento, ogni roccambolesco tentativo di porre delle condizioni, ogni adattamento logorante e ogni boccone amaro ingoiato con fare da martire e rinfacciato alla prima occasione utile, è perfettamente inutile.

mercoledì 5 dicembre 2012

Arcobaleno


Non è tappando le orecchie
che si potrà non ascoltare
il turbinìo dei nostri tormenti.
Non è tappando gli occhi
che si potrà non vedere
il tremolìo delle nostre angosce.
Non è tappando le narici
che si potrà non seguire
la scia delle nostre inquietudini.
Non è tappando la bocca
che si potrà non gridare
il giogo dei nostri sensi.
Non è serrando i pugni
che si potrà non accarezzare
il sogno dei nostri turbamenti.
Ma è schiudendo orecchie, occhi, narici, 
bocca e pugni
che in noi si rifletteranno 
i colori dell'arcobaleno

lunedì 3 dicembre 2012

Gente

La gente dice di odiare le menzogne e intanto si mostra felice senza confessare di non esserlo.