Arriva un giorno in cui capisci che ti meriti un po' di pace, di pace vera.
Che dopo tanto tempo passato a
lottare, a ingoiare delusioni, a cercare di spiegare, a sopravvivere
ai momenti difficili, a ricominciare,
a passarci sopra, a perdonare,
hai voglia di fare qualcosa di buono che sia solo per te.
Si, proprio così, solo per te.
E ti investe
una strana consapevolezza,
che non è un rimpianto
ma una presa di coscienza,
un momento in cui,
non si sa come,
smetti di guardare le situazioni
e le persone solo con il cuore
ed attivi, finalmente, anche il cervello. E ti rendi conto che hai sopravvalutato, hai dato troppa importanza
a cose che non ne avevano,
hai sofferto un po' troppo e non ne valeva la pena.
E adesso ti tocca perdonare te stessa, perché ti sei fatta del male un'altra volta.
Sul momento ti senti disorientata perché non capisci se sei cambiata tu o se sono gli altri
che ti hanno cambiata,
se è diverso il tuo modo
di vedere le cose o se le cose non siano oggettivamente più le stesse,
ti fai delle domande e ti sembra
di non comprenderti più.
Quasi non ti riconosci,
non sai più cosa importa davvero.
Poi ti rendi conto che a volte è superfluo interrogarsi,
bisogna solo accettare che alcune cose semplicemente vanno come devono andare,
che alcune cose finiscono
e che quando finiscono loro,
improvvisamente a ricominciare sei tu.
E ricominci davvero, più forte, più consapevole,
a volte forse più intransigente,
più esigente, più vera.

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